PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONFARTIGIANATO IMPRESE PISTOIA E CIA-AGRICOLTORI ITALIANI TOSCANA CENTRO

25 Ottobre 2023

COMUNICATO STAMPA

SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONFARTIGIANATO IMPRESE PISTOIA E CIA-AGRICOLTORI ITALIANI TOSCANA CENTRO: “COSTRUIRE RELAZIONI PER RENDERE PIU’ COMPETITIVE LE NOSTRE IMPRESE


Confartigianato Imprese Pistoia e Cia-Agricoltori Italiani Toscana Centro hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa con il quale le due associazioni hanno avviato una collaborazione volta a facilitare lo sviluppo delle proprie imprese associate.
Il Protocollo d’intesa, infatti, prevede espressamente la possibilità di dare visibilità ai rispettivi associati laddove le attività degli uni fossero interessanti per le altre
“Specialmente negli ultimi anni – sostiene il Presidente di Confartigianato Imprese Pistoia, Alessandro Corrieri - stiamo assistendo ad un grande numero di bandi ed incentivi destinati alle imprese. Si pensi, ad esempio, alla transizione digitale piuttosto che agli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Con questo accordo intendiamo favorire un’attività di matchmaking a chilometri zero tra le locali aziende artigiane ed agricole. La finalità – prosegue Corrieri - è stimolare collaborazioni tra i nostri associati e contribuire a vitalizzare l’economia del territorio. Le nostre strutture sono in grado sia di fornire assistenza nella procedura di partecipazione al bando - conclude Corrieri – sia referenziare ai diretti interessati aziende serie e certificate.”
“Il mondo agricolo ha sempre più bisogno di servizi e lavori professionalmente avanzati e di maestranze disponibili sul territorio, soprattutto in relazione alle nuove frontiere aperte sul tema delle energie da fonti rinnovabili e dalla spinta verso la digitalizzazione introdotta dalla cosiddetta “Agricoltura 4.0” – afferma invece Sandro Orlandini, Presidente di Cia Toscana Centro – e per questo nasce il protocollo appena siglato. Le aziende agricole hanno bisogno di ottimizzare i processi produttivi in un momento congiunturale in cui i mercati stentano ad assicurare quel reddito necessario a proseguire nella loro attività che, non dimentichiamolo mai, è garanzia per il mantenimento del territorio e la tutela del paesaggio.”