INDICAZIONI PER LA REALIZZAZIONE IN SICUREZZA DI INTERVENTI VOLTI AL SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA POST ALLUVIONE

16 Novembre 2023

Il DOCUMENTO per intro ricevuto dalla Asl toscana centro è allegato (CLICCA QUI)

PREMESSA

I recenti fatti alluvionali hanno provocato in alcune parti del territorio della Az. USL Toscana Centro gravi danni e problematiche relative alla viabilità, alle reti infrastrutturali, ad imprese, ad edifici pubblici e privati la cui funzionalità è stata in alcuni casi compromessa anche a causa della sospensione delle forniture di servizi essenziali quali acqua potabile, energia elettrica, connessione telefonica e gas.

Sono anche potenzialmente presenti problematiche di carattere igienico sanitario che possono comportare rischi di natura biologica per miscelamenti delle acque superficiali e da pioggia con liquami di fogne nere, carcasse di animali, prodotti chimici e materiale pericoloso, ad esempio amianto, coinvolti negli allagamenti.

Con il documento, redatto sulla falsariga delle misure adottate dalla Regione Emilia Romagna a seguito dell’alluvione del maggio scorso, si forniscono alcune indicazioni di carattere generale per il ripristino in sicurezza delle condizioni di utilizzo dei fabbricati e delle infrastrutture nei territori colpiti dall’alluvione.

Questo documento è stato oggetto di un incontro con i referenti Asl che ci hanno rappresentato la volontà di dare indicazioni a supporto piuttosto che prevedere adempimenti burocratici che costituirebbero un appesantimento particolarmente gravoso in questa circostanza.

In sostanza è previsto che le imprese che hanno avuto danni da alluvione a macchinari, impianti, attrezzature elettriche e elettroniche prima del ripristino delle stesse provvedano a consultare un tecnico specializzato elettricista, meccanico, ecc… (impiantista in genere) per individuare correttamente i lavori da eseguire e prevedendo anche piani di sicurezza o aggiornamento del DVR o Duvri laddove si renderà necessario far intervenire una o più imprese all’interno della propria attività.

Nel caso in cui i lavoratori della propria azienda oppure volontari (ancorché coordinati dalla protezione civile o da altre associazioni) prestino attività di ripulitura e messa in sicurezza degli ambienti sarà necessario valutare bene le criticità che gli stessi possono trovarsi ad affrontare quali: materiali taglienti, dislivelli non visibili, improvvise frane o cedimenti strutturali, presenza di inquinanti chimici e biologici nelle acque stagnanti e o nei fanghi.

Per prevenire il rischio di infortuni o malattie conseguenti l’attività di ripristino svolta sarà necessario mettere in atto almeno le seguenti misure:

  • Indicare eventuali pericoli al personale che non ha conoscenza specifica dell’attività svolta ante alluvione;
  • Prevedere una zona sicura in caso di ripresa dell’emergenza (crolli, allagamenti, cedimenti strutturali).
  • Dotare il personale dei seguenti DPI: Guanti e calzature (stivali) antinfortunistiche; tute lavabili a 60° oppure monouso; occhiali o visiere in materiali lavabili e disinfettabili e mascherine del tipo FFP3.
  • Adozione delle cautele previste in normativa per l’accesso ai luoghi confinati o a sospetto inquinamento (alcuni possono essere divenuti tali a seguito dei danni da inondazione).
  • Sovraccarico biomeccanico e traumi da sforzo nella movimentazione manuale dei carichi. Evitare di sollevare da soli pesi eccessivi (> 20 kg per gli uomini e >15 kg per le donne

Fare attenzione all’ambiente e alle condizioni di presa degli oggetti.

  • Verificare l’efficacia della vaccinazione antitetanica (in particolare per i lavoratori e volontari non obbligati da altre norme)
  • Segnalare tempestivamente al medico eventuali sintomi di intossicazioni quali: capogiri, problemi gastrointestinali, reazioni cutanee e sintomi respiratori.